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Le offerte aggressive
Come previsto dal nostro articolo al riguardo, il debutto di Iliad in Italia lo scorso 29 maggio ha profondamente scosso il mondo della telefonia mobile. I tre operatori tradizionali (Vodafone, Tim e Wind-3) non sono infatti rimasti a guardare e hanno risposto con offerte a loro volta molto aggressive, sia verso i nuovi clienti sia verso i vecchi che abbiano cambiato operatore (in particolar modo quelli passati a Iliad).
ho. Mobile
Si conferma quindi la tendenza delle compagnie telefoniche a non premiare i clienti fedeli, quanto piuttosto quelli che siano passati ad altro operatore. A questo proposito Vodafone ha deciso di “farsi concorrenza da sola” lanciando, attraverso la controllata VEI Srl, l’operatore low-cost ho. Mobile.
Un’offerta molto simile
Rispetto a Iliad, l’offerta di lancio è davvero molto simile: entrambe assicurano infatti chiamate ed SMS illimitati, con 30 GB di internet incluso e nessun costo aggiuntivo per i servizi accessori (quali segreteria, notifica chiamata e trasferimento chiamata). Anche il prezzo è molto simile: 5.99 euro al mese Iliad (fino al milione di clienti), 6.99 al mese la controllata di Vodafone (fino al 31 luglio).
Le ragioni commerciali
Ma allora perché lanciare un operatore low-cost, al posto che integrare questa tariffa nell’offerta di Vodafone? La risposta è la stessa che ha spinto TIM a creare il proprio operatore low-cost, Kena Mobile, ben prima del debutto di Iliad: catturare un segmento di clientela a cui interessi più il risparmio che le performance.
I limiti
Come Kena Mobile è limitata al 3G, allo stesso modo anche ho. Mobile presenta dei limiti di connettività: con il nuovo operatore virtuale non sarà infatti possibile viaggiare oltre 60Mbps in download e 52 Mbps in upload. Insomma, se da un lato l’appoggiarsi alla rete Vodafone rende il segnale di ho. Mobile più stabile (e meno dipendente dalle zone) rispetto a Iliad, è anche vero che i picchi di quest’ultima sono strutturalmente irraggiungibili per l’operatore virtuale di Vodafone.
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