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Polarizzazione del mercato.
Il mercato degli smartphone negli ultimi anni sta vivendo una sempre crescente polarizzazione: se da un lato l’asticella dei top di gamma viene continuamente alzata sia dal punto di vista delle prestazioni che del prezzo, dall’altro il mercato degli smartphone di fascia bassa è più vivo che mai.
Feature phone.
Sono i cosiddetti Feature Phone: smartphone molto economici (sotto la soglia psicologica dei 100 euro, spesso più vicini ai 50), interamente dedicati alle funzioni basilari come chiamate, SMS e navigazione internet. La RAM ridotta (più che lo spazio su disco, spesso espandibile) rende solitamente consigliabile l’installazione delle sole app strettamente essenziali.
Un mercato in espansione.
Nonostante i miglioramenti tecnologici, quello dei feature phone è un mercato in perenne espansione. Gli usi per uno smartphone simile possono essere infatti molteplici: “muletto” da usare come cellulare di lavoro, soluzione per le aziende (motivo per cui paradossalmente spesso la dual SIM è supportata), prodotto destinati ai mercati emergenti o ai Paesi in via di sviluppo, o semplicemente gradita opzione per i nostalgici o per chi dallo smartphone cerca solo le soluzioni base a prezzi concorrenziali.
Il progetto KaiOS.
Proprio a questo mercato si era rivolta Mozilla sviluppando Firefox OS, il suo (abbandonato) progetto di sistema operativo per mobile. Dalle sue ceneri è tuttavia nato KaiOS, sistema operativo open source (basato su Linux) che ha debuttato nel 2017 proprio su diversi feature phone. KaiOS è pensato per device non touch screen, con tastiera fisica, e per chi ha necessità di una notevole durata della batteria (possibile grazie ai ridotti consumi, tanto che può girare anche con soli 256 MB di memoria disponibile). Nonostante ciò KaiOS supporta GPS, Wi-Fi e 4G, anche se le app sono “ridotte” al formato HTML5.
Le manovre di Google.
Questi “movimenti” nella fascia bassa non sono certo passati inosservati a Google, che con Android di quel mercato è quasi monopolista (l’unico concorrente, iOS, occupa solo la fascia alta). Lo stesso KaiOS è in parte finanziato da Google, che tuttavia ha sviluppato anche soluzioni “in casa” per quanto riguarda il sistema operativo Android.
Android Go.
Google ha infatti rilasciato Android Go, una versione del sistema operativo Oreo dedicata appositamente a dispositivi con RAM inferiore a 1 GB e memoria interna inferiore a 8 GB. Estremamente leggero, privo di animazioni e con diverse opzioni per il risparmio del traffico di dati, Go è la soluzione Google pensata appositamente per i feature phone. Non a caso non si può installare, si trova solo predefinita sugli smartphone dedicati, e secondo la stessa Big G da ora in avanti tutte le versioni di Android avranno il loro equivalente Go dedicati ai feature phone. In Italia l’unico smartphone in commercio a supportare Android Go è Nokia 1, anche se è confermato il prossimo arrivo di dispositivi Samsung, Huawei e Xiaomi che lo supportino.
Chrome per feature phone?
Google è inoltre al lavoro su una nuova versione touchless di Chrome, che secondo alcuni screenshot rilasciati dagli sviluppatori parrebbe essere destinata proprio ai feature phone. Al momento infatti il browser Google è troppo pesante per girare su dispositivi come quelli che supportano KaiOS, che utilizzano Opera Mini. Se la notizia fosse confermata, sarebbe l’ennesima prova dell’interesse di Google in questo campo.
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