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Nel rapporto trimestrale sulla diffusione degli attacchi di phishing relativo al terzo trimestre del 2021, Check Point Research ha stilato la classifica dei marchi più “contraffatti” dai criminali informatici che elaborano le famigerate “mail con i link malevoli da cliccare”.

Microsoft.

Il poco invidiabile primato di “marchio più taroccato” è andato a Microsoft, che guida la classifica con il 29% delle mail di phishing che pretendono di provenire dalla casa di Redmond. Probabilmente complice di questo risultato è l’estrema diffusione del sistema operativo Windows e dei software della suite Office, nonché del provider mail Outlook.

Amazon.

La seconda posizione va al colosso dell’e-commerce Amazon, seppur fermandosi al 13% (meno della metà di Microsoft). La popolarità del colosso di Jeff Bezos, ormai non più solo e-commerce (basti pensare a servizi come Prime Video o Twitch) fa sì che le false promozioni di Amazon siano fra le mail di phishing più gettonate.

E-commerce.

In generale, dopo l’incredibile boom del periodo pandemico, i marchi di e-commerce e derivati sembrano molto gettonati, come dimostra il terzo posto del servizio corriere DHL (9%) e il quarto di Best Buy (8%). Legato a questo fenomeno è anche il nono posto di PayPal (2,3%).

Google.

“Misero” quinto posto di Google, con il 6% dei messaggi che tenta di imitare il suo marchio. Big G è altresì vittima di un curioso fenomeno per cui molte delle false mail di Google pretendono di essere avvisi di sicurezza, chiedendo all’ignaro utente di cliccare un link proprio per meglio proteggere i suoi dati.

Social.

Completano la classifica, seppur molto staccati dalle posizioni di testa, social network, intrattenimento e messaggistica: si va dal 3% di WhatsApp (sesto posto) al 2,2% di Facebook (decimo), passando per Netflix (2,6%) e Linkedin (2,5%).

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