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“Se non puoi batterli, unisciti a loro”: questa sembra essere la semplicissima ma vincente strategia di Apple nel settore business.

Un fenomeno mondiale

La Mela sta infatti conquistando sempre più spazio nel mercato dei prodotti e servizi dedicati alle imprese, come testimonia una ricerca di Canalys relativa agli ultimi 12 mesi. Una tendenza questa che è ancor più accentuata nei mercati aziendali di Europa, Africa e Medio Oriente, tradizionalmente meno favorevoli alla multinazionale di Cupertino rispetto al Nord America. Anche in Italia sta guadagnando terreno, come sottolineato dal CFO Luca Maestri a proposito dell’adozione di iOS come standard mobile da parte di Intesa Sanpaolo.

Il cambio di rotta

L’attenzione di Apple per il mercato aziendale è notevolmente cresciuta da quando Tim Cook ha sostituito Steve Jobs come CEO, nel 2011. Il fondatore di Apple riteneva infatti che il settore business non fosse prioritario, in quanto le figure incaricate di scegliere i device aziendali non avrebbero saputo cogliere la funzionalità dei suoi prodotti come chi dovesse acquistare un device per sé.

La mobilità

C’è da dire tuttavia che il mondo del business è molto cambiato rispetto al 2011: sempre più aziende consentono ai lavoratori di scegliere i “propri” device, e soprattutto c’è un’esigenza sempre maggiore di mobilità (poter lavorare non necessariamente in ufficio, da smartphone o tablet). E chi meglio di Apple può rispondere all’esigenza di mobilità, essendo l’unico produttore con una massiccia quota sia nel mercato dei dispositivi fissi che in quello dei device mobili?

Cooperazione, non concorrenza

La strategia di Apple nel settore business si è diversificata rispetto a quella dei concorrenti Google e Microsoft: se questi ultimi hanno cercato (con alterne fortune) di entrare nel mercato dei servizi alle imprese mettendosi in diretta concorrenza con i produttori di software specializzati (quali ad esempio IBM e Cisco), Apple ha preferito allearsi con loro, stringendo diverse partnership per fornire ai suddetti software il miglior supporto possibile. Negli USA è inoltre disponibile il programma Apple at Work per aiutare le aziende che intendono adottare Mac, iPhone e iPad.

Il paradosso

I risultati di questa tattica sono stati tanto eclatanti da portare ad un’inedita collaborazione con Microsoft, mediata da Jamf. Gli strumenti di sicurezza che proteggono i dati custoditi in Azure (servizio cloud dell’azienda di Redmond, specificatamente dedicato alle imprese) saranno infatti presto disponibili anche sulle piattaforme Apple, grazie all’integrazione di Jamf. Insomma, Microsoft potrà garantire la sicurezza dei dati trasferiti sul suo cloud dai Mac aziendali. Uno scenario impensabile fino a pochi anni fa.

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