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Quello delle password sbagliate e di come sbloccare un dispositivo su cui ne sono state inserite troppe potrebbe sembrare un falso problema. Perché preoccuparsi di quello che succede se vengono effettuati troppi tentativi sbagliati di accesso al device?

Ritenta fra… 48 anni?!

Se per computer e smartphone si tratta effettivamente di una questione dall’importanza relativa, lo stesso non si può dire per il mondo dei tablet. Tipicamente questi dispositivi sono più alla portata di bambini o comunque giovanissimi, rendendo concreta l’eventualità che possano inserire password scorrette una dietro l’altra all’insaputa del genitore. Esattamente quello che è successo all’iPad del giornalista Evan Osnos, che lo invitava a riprovare lo sblocco “fra 25536442 minuti”, ovvero 48 anni.

Lo sblocco su iPad.

Il figlio del giornalista (3 anni) aveva infatti continuato a cercare di sbloccare il dispositivo immettendo password errate, peraltro con una certa persistenza. Dopo cinque tentativi iPad si blocca infatti per 5 minuti, che salgono a 15 al sesto errore, e così via fino al blocco definitivo con il decimo tentativo. Il giornalista è quindi stato particolarmente sfortunato, visto che per arrivare al decimo tentativo servono un minimo di 3 ore a disposizione.

La soluzione: DFU mode.

A quel punto è comunque possibile sbloccare il dispositivo (senza aspettare 48 anni!) tramite una procedura detta DFU mode, che tuttavia implica la cancellazione di tutti i dati. Ecco perché è essenziale disporre di un backup se si vuole tornare in possesso del proprio dispositivo così com’era.

I passaggi.

La procedura, disponibile anche in italiano presso il sito Apple, è piuttosto semplice.

  1. Collegare l’iPad a un computer con iTunes aperto.
  2. Forzare il riavvio premendo e rilasciando rapidamente i tasti Volume+ e Volume-, per poi tenere premuto il tasto superiore (su iPad).
  3. Scegliere “Ripristina” dalla finestra di dialogo aperta su iTunes.

L’importanza del backup.

In seguito sarà quindi possibile ripristinare i propri dati dalla procedura di configurazione. Si raccomanda quindi fortemente il backup regolare su iCloud, soprattutto nel caso si volesse attivare la cancellazione automatica dei dati al decimo accesso fallito (opzionale).

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