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Vi è mai capitato di consultare Facebook e notare alcuni post cancellati in quanto non conformi rispetto agli “standard della comunità”? Si tratta di linee guida interne a Facebook per cui determinati contenuti vengono considerati adeguati alla pubblicazione o meno.

Indicazioni interne

Ma quali sono esattamente questi standard? Nessuno lo sapeva, dato che si trattava di indicazioni interne che il social network di Zuckerberg non aveva mai pubblicato. Questo ha dato luogo a diverse situazioni controverse, una su tutte il blocco del profilo del museo francese Jeu de Paume per la pubblicazione di una foto ritraente un semi-nudo femminile.

La pubblicazione

Fino ad ora, visto che a questo indirizzo Facebook ha pubblicato le sue linee guida riguardo all’approvazione dei contenuti. Le indicazioni sono suddivise in sei categorie, per ognuna delle quali riportiamo le novità meno intuitive:

Le 6 categorie

  • Violenza e comportamenti criminali: Verranno censurate solo le minacce considerate “reali e credibili”, in particolare verso elementi vulnerabili o persone che godono di visibilità pubblica.
  • Sicurezza: Non è possibile postare foto di bambini nudi, anche da parte dei genitori; al contrario viene rimosso qualsiasi limite alle immagini di nudo nelle opere d’arte. Vengono posti limiti particolari per quanto riguarda i minorenni e il cyberbullismo su di loro (per cui esiste una piattaforma dedicata).
  • Contenuti deplorevoli: Le immagini con alto contenuto di violenza saranno protette da un’apposita etichetta con avviso VM18: non sarà quindi possibile accerdervi se non cliccando intenzionalmente.
  • Integrità e autenticità: Per evitare di ledere il diritto di opinione, le fake news non saranno rimosse ma semplicemente mostrate più in basso nella sezione Notizie.
  • Rispetto della proprietà intellettuale: Niente di nuovo su questo fronte, l’utente è proprietario di tutti i contenuti e le informazioni pubblicate ma è tenuto a disporre preventivamente dei permessi necessari a pubblicarle.
  • Richieste relative ai contenuti: Viene esplicitato il diritto all’eliminazione non solo del proprio account, ma anche dell’account di un defunto, di un minorenne o di un invalido da parte di un familiare prossimo o di un rappresentante autorizzato.

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