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Il confronto diretto
Nell’ultimo articolo si è parlato della preoccupazione di molti utenti di Facebook a proposito del fatto che Facebook ascolti le loro conversazioni tramite i microfoni degli smartphone, in modo da riuscire a proporre pubblicità incredibilmente mirate. Per risolvere la questione cosa potrebbe esserci di meglio di un confronto diretto fra un utente preoccupato a cui è capitata una di queste esperienze incredibili e un dipendente di Facebook che lavora proprio nel settore della pubblicità mirata?
Il caso
È esattamente quello che è successo nel podcast Reply All, con ospite Antonio Garcia Martinez, ex dipendente del colosso dei social network nel reparto incriminato. L’ascoltatore con cui si è confrontato aveva una storia incredibile: a sua madre, venuta a trovarlo in aereo, era stata sequestrata la bottiglietta di profumo e quindi lei gli aveva detto che avrebbe voluto comprarne un’altra in una profumeria. Puntualmente, nel giro di mezz’ora, Facebook ha proposto all’ascoltatore una pubblicità di una profumeria nella sua città, perfetta per l’esigenza della madre.
La spiegazione
La risposta di Martinez è stata pronta: Facebook ha tutti i mezzi per proporre una pubblicità tanto mirata senza ricorrere all’ascolto di conversazioni. Grazie alla geolocalizzazione Facebook era infatti in grado di sapere che la madre era in viaggio e stava andando a trovare il figlio (indicato come membro della famiglia nella sua pagina). Inoltre il social network acquista dati sui consumi degli utenti dai suoi partner commerciali (rilevati ad esempio tramite tessere fedeltà), ed era quindi in grado di sapere che la madre dell’ascoltatore acquistava regolarmente profumo, di quale marca e quanto frequentemente.
Le categorie
Infine molti siti web (esterni a Facebook) ospitano i cosiddetti Facebook Pixel, codici di tracciamento che permettono di sapere se un determinato utente ha visitato quella pagina o se ha valutato un acquisto senza portarlo a termine. Tutti questi dati vengono poi raccolti in un dossier per ciascun utente Facebook, che lo cataloga all’interno di circa 52000 categorie.
Come veniamo classificati?
La conclusione
Insomma: con strumenti tanto precisi a sua disposizione, Facebook non ha bisogno di ascoltare i suoi utenti attraverso il microfono per poter proporre pubblicità incredibilmente mirate.
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