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Nell’ultimo articolo abbiamo parlato di Iliad, il nuovo operatore di telefonia mobile che è sbarcato in Italia lo scorso 29 maggio affiancandosi a Vodafone, Tim e Wind-3. In questi giorni sono state effettuate diverse prove per testare il nuovo operatore, la sua copertura e i suoi servizi, in modo da avere un quadro sulla sua effettiva resa dal punto di vista tecnico.

La copertura

Il dubbio più comune riguardava la copertura del nuovo operatore, dovuto anche al fatto che la mappa della copertura presente sul sito Iliad non funzionasse regolarmente al rilascio. Ora è nuovamente disponibile e, come confermato anche da diverse fonti, i dubbi su questo aspetto sembrano essere fugati: la copertura della penisola è pressoché totale.  Anche ove l’infrastruttura proprietaria di Iliad non riesca a coprire una determinata zona, il ran sharing sulla rete Wind-3 provvede effettivamente a fornire il segnale.

La qualità del segnale

Assicurata la sua presenza, qual è la qualità del segnale? Purtroppo non si può fornire una risposta univoca, le prestazioni sono soggette a variazioni anche importanti da zona a zona, a seconda della presenza o meno delle infrastrutture Iliad piuttosto che del ran sharing su Wind-3. Da alcune rilevazioni effettuate (puramente indicative) l’operatore francese riesce a mantenere una connettività 4G stabile in molte zone fra Venezia e Padova (in linea di massima più forte nei dintorni della città lagunare). In alcuni casi le prestazioni sono state sorprendentemente positive, anche se probabilmente sono da riconsiderare nel lungo periodo, quando le infrastrutture proprietarie avranno un traffico paragonabile a quello dei concorrenti.

Gli IP francesi

Il debutto nel nostro Paese non è stato tuttavia esente da alcune criticità. Prima fra tutte, il fatto che la rete mobile Iliad assegni ai propri utenti degli IP francesi, alzando il ping di tutte le connessioni (anche quelle 4G, indipendentemente dalla velocità) sugli 80/100 ms. Il disagio maggiore è tuttavia legato ad alcuni servizi geograficamente localizzati, come quelli di Rai e Netflix, che registrano l’utente come connesso dalla Francia. La compagnia d’oltralpe ha fatto sapere di essere a conoscenza del problema e che sarà risolto quanto prima.

Chiamate da Tim a Iliad? Aggiungete il +39!

Ulteriore criticità si è registrata per gli utenti Tim che chiamavano numeri Iliad, che si vedevano addebitate le chiamate come se fossero internazionale: la rete Tim confondeva infatti il prefisso 351 (tipico delle utenze Iliad) con +351, prefisso internazionale del Portogallo. In questo caso è stata Tim ad ammettere il problema e a comunicarne la pronta risoluzione; ricordiamo comunque che per evitare problematiche di questo tipo basta salvare il numero con il prefisso +39 assegnato all’Italia.

 

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