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Da pochi giorni, su Meta Threads, si è manifestata una novità che fino a poco tempo fa sembrava impensabile: la possibilità di scambiare messaggi con gli utenti di Threads senza necessariamente essere iscritti alla piattaforma.

Barriere fra social network

Negli ultimi anni, ci siamo abituati ad una realtà in cui la comunicazione attraverso le piattaforme social richiede l’iscrizione e l’utilizzo specifico di ciascun servizio. Per conversare su WhatsApp, ad esempio, è necessario possedere un account WhatsApp; lo stesso vale per Telegram, Instagram e così via. Questa situazione ha portato a un’esplosione di app social incompatibili tra loro, costringendo gli utenti a gestire una molteplicità di account e a restare limitati entro i confini di ciascuna piattaforma.

Fediverso

Tuttavia, Threads si distingue per un approccio diverso (almeno fra i “big”). L’uso dello standard di comunicazione aperto chiamato ActivityPub consente infatti di interagire con gli utenti di Threads senza dover necessariamente possedere un account sulla piattaforma. Questo protocollo permette ai social network di diventare compatibili tra loro e di federarsi, consentendo lo scambio di messaggi tra piattaforme diverse. Un universo di servizi uniti da questo protocollo comune è definito come “fediverso”.

Interoperabilità

L’adozione di ActivityPub permetterà agli utenti di interagire con quelli di Threads utilizzando le proprie app social preferite, senza dover fornire dati personali o essere esposti alla pubblicità. Grazie all’interoperabilità, tutti possono comunicare liberamente tra loro. Inoltre, l’interoperabilità permetterà agli utenti di migrare da Threads ad altri servizi mantenendo i propri follower. Ad esempio, un utente su Mastodon può seguire gli account di Threads semplicemente aggiungendo “@threads.net” al nome dell’account che desidera seguire.

Rischi e perplessità

Tuttavia, l’introduzione di questa interoperabilità potrebbe comportare problemi di sovraccarico per i gestori di servizi online, abituati a numeri di utenti più modesti. L’aumento del traffico può diventare insostenibile per alcune piattaforme, spesso basate su donazioni e volontariato. Alcuni gestori di servizi hanno già adottato misure preventive contro Threads, mentre altri si stanno preparando all’arrivo di nuovi utenti. Tuttavia, la diversità delle piattaforme all’interno del fediverso consente ai gestori di scegliere la propria strategia in base alle risorse a loro disposizione.

Il futuro del fediverso

Nonostante le sfide e i dibattiti, il 2024 potrebbe segnare una svolta nell’evoluzione del fediverso. L’adozione diffusa dello standard ActivityPub potrebbe trasformare l’idea di interoperabilità da un concetto di moda a una realtà tangibile, offrendo agli utenti un’esperienza online più aperta e interconnessa.

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